Mario Balducci, giovane operaio italiano, sta per lasciare Hannover, dove ha tentato invano di far fortuna, per tornare in Italia, ma conosce per caso Totò, astuto trafficante romano che si è arricchito vendendo stoffe e tappeti, e si fa convincere a restare. Mario si mette a lavorare con Totò, poi entra al servizio di Raffaele, un intraprendente napoletano che ha organizzato su vasta scala, per mezzo di un gruppo di magliari, la vendita di stoffe in tutta la Germania Occidentale. Però Totò, che si vuol creare una posizione indipendente, convince i magliari ed anche Mario a lasciare don Raffaele e a lavorare sotto i suoi ordini per conto di un certo Mayer, un ricco tedesco. I magliari si trasferiscono da Hannover ad Amburgo, ma qui cominciano ben presto i guai: i napoletani hanno spodestato un gruppo di profughi polacchi che si vendicano degli intrusi sabotando la loro attività e rendendola difficile e pericolosa. Inoltre Mayer ha una moglie giovane ed avvenente che dimostra molta simpatia per Mario: tra i due si stabilisce ben presto una relazione, favorita da Totò nella speranza che questo contribuisca a legare Mario e gli altri all’organizzazione commerciale di Mayer. Ma gli eventi precipitano: tra i magliari e i polacchi si accende una violenta zuffa che provoca l’intervento della polizia. I magliari si rifiutano di continuare a lavorare agli ordini di Totò che, non sapendo come superare la difficile situazione, tenta di ricattare la moglie di Mayer: questa però trova modo di bloccare l’attacco. Mayer si mette d’accordo con don Raffaele, che riprende in mano l’organizzazione dopo aver cacciato via Totò. Mario cerca di convincere la moglie di Mayer a fuggire con lui in Italia, ma la donna, che ha conosciuto la miseria, non vuol rinunciare all’agiatezza raggiunta. I due si separano per sempre.
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