ECATOMBE

Ecatombe nel Mediterraneo

Più di cinquecento migranti diretti in Italia dispersi al largo della Libia.

Internazionale, 31 marzo 2009

“Più di trecento persone che viaggiavano dalla Libia verso l’Italia sono disperse dopo il naufragio di tre imbarcazioni al largo delle coste nordafricane”, riferisce El País.

“Le informazioni sono molto confuse, ma sembra che finora la guardia costiera libica abbia recuperato una ventina di cadaveri”.

“Una quarta imbarcazione”, scrive il quotidiano spagnolo, “è stata portata in salvo da una nave cisterna italiana”.

“Funzionari libici hanno confermato che almeno 21 persone sono morte e altre venti sono state salvate dopo che una barca con 250 persone a bordo è naufragata nel tentativo di arrivare in Europa dalla Libia”, scrive il Guardian.

“Secondo informazioni non confermate, un’altra imbarcazione con a bordo 350 migranti e una terza che ne trasportava 342 sono affondate poco dopo aver lasciato le coste del paese nordafricano”

“L’organizzazione internazionale della migrazione sostiene che più di trecento persone sono morte nelle acque libiche a causa del naufragio di tre battelli”, prosegue il quotidiano britannico.

Un funzionario del ministero degli esteri egiziano, Ahmed Rizk, ha dichiarato che le autorità libiche hanno portato in salvo 36 cittadini egiziani e hanno recuperato il corpo di altri dieci.

“Il ministro degli interni italiano, Roberto Maroni, sostiene che l’immigrazione clandestina dalle coste della Libia dovrà cessare il 15 maggio con l’entrata in vigore delle pattuglie di controllo comuni italo-libiche”, ricorda Le Monde.

“Nell’accordo, firmato da Italia e Libia nell’agosto del 2008, le autorità di Tripoli si sono impegnate a rinforzare la lotta contro l’immigrazione clandestina”.

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