ETICA E PROGRESSO – EMANUELE SEVERINO

L’Occidente è dominato da una concezione progressiva del sapere. La scienza è l’esempio più formidabile di questa immagine della conoscenza concepita come la conquista di traguardi sempre nuovi e la dissoluzione di quelli precedenti. Ciò che caratterizza questa concezione del sapere non è il fatto di avere certe credenze sul mondo, ma la possibilità di correggerle in modo non arbitrario. Così è stato, ad esempio, quando la Teoria della Relatività di Einstein ha soppiantato la Teoria di Newton. Ma questa idea di progresso pone una sfida fondamentale all’etica. Le nostre credenze morali infatti difficilmente riescono a resistere al punto di vista scientifico. Nella prospettiva del progresso della scienza e della tecnica i valori e gli impegni morali rappresentano legami spesso irrazionali. L’etica si misura nella lealtà verso un insegnamento o verso un principio, legami di fiducia e di coerenza che possono non trovare giustificazione agli occhi di un estraneo, ma che costituiscono l’identità di una persona. Possiamo tenere saldo il valore di questa identità senza rinunciare all’idea del progresso? Scienza e tecnica hanno un posto centrale nelle nostre vite. Ma l’immagine di un mondo svuotato di valori è ancora troppo temibile per rappresentare una soluzione attraente del conflitto.

http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=554

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